ITINERARI ESCURSIONISTICI

Lungo l’antica via Clodia (La segnaletica è in corso di realizzazione)

L’itinerario naturalistico principale riguarda il tracciato della antica via Clodia, evidenziato nella Tavola sulla pre-fattibilità con il vincolo di protezione assoluta di mt. 150 per lato. Esso potrà essere percorso a cavallo, in bicicletta, o a piedi con le opportune varianti; varianti saranno necessarie anche fra il periodo estivo e quello invernale.

La lunghezza del percorso fra Tuscania e Castro è di circa 26 Km; quella fra Castro e Saturnia di circa 23,5 Km. Andrà affrontata, a piedi, in due/tre giorni per un totale di 12/15 ore di percorrenza. Il conteggio sui tempi di percorrenza non tiene conto della visita dei centri etruschi attraversati: Castro e Poggio Buco.

Percorsi su sentiero e/o sterrato con vari livelli di difficoltà

1. Area archeologica di Vulci Eremitaggio di Poggio Conte – Ponte San Pietro (non segnato)
L’itinerario si snoda lungo la riva destra del Fiora; si incontrano l’ Oasi naturalistica del WWF e, grazie ad un ponte pedonale (da realizzare) prima di Ponte S. Pietro, si perviene ai Romitori di Poggio Conte e Ripatonna Cicognina (E 21)
Pedonale o a cavallo
Tempo 6 ore

2. Ponte San Pietro – Poggio Buco
Itinerario Vannucci; segue il corso del fiume Fiora fino alla necropoli etrusca di Poggio Buco.Da Poggio Buco l’itinerario si biforca verso Saturnia o, in alternativa, perviene a Sovana
Pedonale o a cavallo

3. E20. Ponte San Pietro – Manciano
L’itinerario, (non segnato) segue l’ampio crinale del Monte della Passione – Monte Bellino fra le valli del fiume Flora e del Tafone. Piste forestali e sterrate riservate ad escursionisti esperti
Pedonale o MTB
Tempo 7 ore

4. E11. Manciano – Saturnia
Strada sterrata con segnavia della Provincia di Grosseto; ev deviazione per Montemerano
Itinerario segnato bianco rosso. E’ una tappa della Lunga Via da Ponte san Pietro a Roccalbegna
Pedonale, MTB, cavallo
Tempo 4 ore

5. E12. Le vie cave di Sorano
Itinerario su sentieri agevoli spesso incassati in vie cave. Segnato in bianco rosso. Chiesa di san Rocco e necropoli etrusca
Tempo 2,30 ore
Pedonale, MTB, cavallo

6. E16. Pitigliano – Sovana
Itinerario semplice in parte segnato con versione ad anello che permette di ritornare al punto di partenza. Passaggi per vie cave, pianori e grazie ad una deviazione per una necropoli con tombe a dado; guado dl fosso del Puzzone. Percorribile anche in Mountain bike
Tempo 4,30 ore.
Pedonale, MTB

7. E17. Sorano – Pitigliano
Itinerario per esperti in gran parte immerso nelle valli de Lente e del Procchio.(E17)
Itinerario non segnato
Tempo 4,10 ore
Pedonale

8. E18. Pitigliano – Poggio Buco – Manciano
Lungo percorso di facile escursionismo, su strde sterrate segnato bianco rosso. Passaggio per vie cave (Fratenuti) e visita della necropoli etrusca di Poggio Buco. Anche in MTBe a cavallo.
Tempo 6,40 ore
Pedonale, MTB, cavallo

9. E19. La Roccaccia di Montauto
Percorso facile ma non segnato che porta ai ruderi della Roccaccia i Montauto. Alla fine del XIX sec. I luoghi erano riparo dal brigante Tiburzi . L’itinerario ha inizio al parcheggio dell’Azienda Riserva di Montauto.
Tempo 2,20 ore
Pedonale, MTB

10. E22. Farnese – Rovine di Castro
L’itinerario, non segnato, prevede l’attraversamento dell’Olpeta e del fosso San Paolo e permette di arrivare a Castro attraverso la via cava, presumibile accesso della via Clodia a Castro. Vista sulle necropoli etrusche e le rovine della città cinquecentesca.
Tempo 2,5 ore
Pedonale, MTB

11. E23. Selva del Lamone: il sentiero della Strompia.
Il percorso, segnato in rosso, consente di visitare ambienti tipici della Selva, quali le murcie, mucchi di pietre laviche e i roggi, terreni ripuliti da pietre, per poter impiantare nelle radure colture agricole. Itinerario segnato in rosso con partenza al KM 13,400 della Farnese – Ponte san Pitro
Tempo 2,25 ore
Pedonale, MTB

12. E24. Selva del Lamone: da Lamoncello a Rappozzo.
Percorso in buona parte su strada sterrata, che si innesta nella E23, segnata in giallo-rosso che permette la visita al cratere di Rosacrepante, una caldera a forma di anfiteatro di blocchi lavici, formato dalla lava proveniente dal cono di Semonte.
Tempo 3,20 ore
Pedonale e MTB

13. E25. Selva del Lamone: da Roppozzo a Farnese.
L’itinerario prosegue la E24 da Roppozzo e permette di visitare l’area archeologica di Rofalco, la caldera di Rosacrepante e l’insediamento di Roccoia dell’età del Bronzo. La discesa su Farnese comporta l’attraversamento dell’Olpeta (ponte) e la vista della chiesa di Sant’Anna, fondata dalla consorte di Mario Farnese (1577) ed interessante per le raffigurazioni a grottesche di carattere ermetico e simbolico. Tali raffigurazioni si rifanno al filone della ricerca alchemica, diffusa in varie corti europee.
Itinerario segnato i bianco-rosso
Tempo 3 ore
Pedonale

14. E26. Selva del Lamone. Sermonte
Itinerario nel bosco su sentieri mal segnati (rosso e bianco). Il primo tratto può essere percorso in macchina con partenza da Farnese verso Latera e visita dell’eremo di Santa Maria della Sala,sulle rive dell’Olpeta. L’ingresso alla Selva denominato Il Cancellone, dove si parcheggia, permette di entrar nella Riserva. Necessaria la guida. Sermonte è un conetto vulcanico, in una radura da cui si vedono Pitigliano, Manciano, l’Amiata e il mare. Nella zona agriturismo il Voltone.
Tempo 3,10 ore
Pedonale

15. E27 – E28. Le sorgenti del Nova e il Morronaccio E27, E28
Con partenza da Pitigliano due itinerari conducono prima al Morronaccio, sito archeologico costruito su preesistenze etrusche di cui rimangono numerose tombe, e alle sorgenti del fiume Nova, sito di un grande villaggio del periodo del Bonzo finale di grandi dimensioni (circa 1.500 abitanti). Il percorso si snoda nella parte finale lungo il fosso della Nova, in un ambiente fluviale selvaggio ed integro.
Tempo 3,15 + 3,30 ore
Pedonale
Agriturismo il Melograno

16. Il Fosso della Nova
La località sorgenti del Nova è raggiungibile in auto da Pitigliano per la S.P. 125 e nalla parte finale con una strada sterrata che porta al parcheggio. Discesa integrale, in itinerario non segnato, del fosso della Nova, dalla sorgente alla confluenza del Fiora: il percorso è quasi sempre agevole e comporta la visita delle sorgenti, con l’insediamento archeologico dell’età del Bronzo e la successiva immersione nell’ambiente fluviale, selvaggio ed integro
Tempo 6 ore (possibilità di suddivisione in parti)
Pedonale

17 Sovana – Saturnia per Poggio Le Murelle

18 La necropoli del Puntone (Saturnia)
La necropoli si raggiunge percorrendo la SP 112, con un tratto sterrato terminale. La
necropoli consiste in una serie di tombe a tumulo di età dal VII al V sec. A.C.

19. Sovana e le sue necropoli.
Negli immediati dintorni della città si collocano numerose necropoli: la necropoli della tomba Idebranda (accesso dalla SP 22 Sovana – San Martino sul Fiora) e altre: necropoli di Sottoripa; San Sebastiano; costa della Madonna. Numerose vie cave.

20. Le vie Cave dell’Alta Maremma
Le vie cave o tagliate sono passaggi profondamente incassati sino a 20-30 m. nel tufo. Sono caratterizzate da una flora particolare. Sono riunite nel Parco del Tufo di Sorano, Pitigliano, Sovana.

ITINERARI TURISTICIPrevalentemente automobilistici

1. PT1 Farnese – S.Maria della Sala – Pitigliano
L’itinerario, percorribile in auto come in bicicletta permette la visita dell’eremo di S.Maria della Sala, posta a circa 3Km da Farnese. Nel sito sono stati scoperti resti di una necropoli etrusca e di un sito medioevale composto di una chiesa, un abitato rupestre, un castello, una necropoli e un ponte sull’Olpeta. A pochi metri dalla chiesa si trova una sorgente. La chiesa è a pinta rettangolare con una sola navata e un piccolo abside semicircolare. L’interno è tutto invaso da vegetazione infestante; la chiesa presentava degli affreschi che sono stati staccati e restaurati nel 1979. Sono oggi visibili nel palazzo comunale di Farnese

2. PT2. Farnese – S.Maria della Sala – Lago di Mezzano
Il lago di Mezzano ha un rilevante interesse ambientale e storico. Occupa una cavità a forma di tronco di cono rovesciato, un cratere dell’apparato eruttivo di Latera. Sulle sue rive è stato scoperto un villaggio dell’età del Bronzo antico e medio che ha restituitoun complesso di reperti inyegri fra i più imponenti di tutta l’Italia. L’eccezionale materiale è oggi esposto nel Museo della Preistoria di Valentano

3. PT3. Valentano al Lago di Mezzano.
L’itinerario deve essere peceduto dalla visita del Museo Archeologico di Valentano ove sono esposti reperti di un abitato databile all’Età del Bronzo. Dalla terrazza del paese si gode un grande panorama della Caldara di Latera. Si percorre quindi la strada che conduce al Lago di Mezzano, inizialmente asfaltata quindi sterrata, fino all’agriturismo Frà Viaco da dove si scende al lago.