Le prime notizie storiche della Rocca dei Farnese risalgono al secolo XIII, quando nel luogo si elevava la residenza dei signori di Bisenzio: un semplice torrione a pianta rettangolare a presidio di quello che fu ii primo nucleo dell’attuale Capodimonte sorto nel luogo dell’antica citta etrusca Visentium.

Nel 1385 ii territorio di Capodimonte entra a far parte dei possedimenti della famiglia Farnese quando Ranuccio Ill opera per ampliare i confini del territorio del feudo. Pier Luigi, figlio di Ranuccio ricostruisce ii palazzo su una struttura ottagonale fra ii 1450 e ii 1485; successivamente ii cardinale Alessandro Farnese, nipote di Ranuccio e  futuro papa Paolo Ill, nei primi anni del 1500 commissiona ad Antonio da Sangallo il restauro e l’ampliamento dell’edificio.

Alessandro Farnese aveva passato gran parte della giovinezza a Capodimonte e, anche dopa la sua investitura a papa Paolo Ill Capodimonte rimarrà il suo luogo prediletto. Lo chiamava “la mia isola” in quanta la rocca, posta su un promontorio roccioso, si affaccia sul Iago di Bolsena e da l’impressione di essere su un’isola.

Con Alessandro Farnese II castello assume la sua attuale configurazione; Sangallo realizza un avancorpo orientato verso l’abitato collegandolo alla piazza sottostante con un ponte a rampa a due arcate; l’avancorpo presenta la sua facciata con quattro finestre rinascimentali inquadrate fra la fascia sottodavanzale e  la cimasa  e  un livello  superiore,  originariamente un loggiato oggi tamponato, con paraste doriche su piedistalli inquadranti gli archi; risistema ii cortile e ridisegna le finestre con cornici rinascimentali.

L’edificio è concluso da un importante cornicione su cui si imposta un tetto di forma poligonale complessa. All’interno del corpo ottagonale si apre un cortile di forma rettangolare, caratterizzato sul lato est da un porticato con volte a crociera; al centro un pozzo, anch’esso di geometria ottagona. II collegamento fra ii piano terra e i piani superiori avviene tramite una rampa cordonata coperta con una volta a botte rampante.

Tra le mura dei bastioni e quelle dell’edificio si sviluppa ii giardino perimetrale a picco sul Iago.

Attualmente la rocca e utilizzata come abitazione privata.