Una prima riflessione riguarda il grado di attendibilità del tracciato; distinguendo fra tratti certi, probabili o ipotetici si può attribuire il valore di certezza quando l’analisi sul campo è in grado di verificare l’esistenza di una traccia fisica della strada. Risultano dunque certi i tratti in uscita dai due centri di Saturnia e Roselle. Se risultasse confermata l’ipotesi di un’attribuzione all’epoca romana del ponte sotto Montorgiali e del vasto tratto di strada pavimentata in ciottoli di fiume si potrebbe assumere tale tratto come uno dei punti certi del tracciato.

Il passaggio della via Clodia a Montorgiali appare confermato anche dalla presenza di numerosi tratti di strada lastricata in ciottoli di fiume, a sezione costante di circa 3 mt., del tutto simile al tratto della Clodia portato recentemente alla luce dagli scavi di Roselle.

A Montorgiali la Clodia perviene dopo aver attraversato il cimitero di Murci, ove era giunta attraverso la via di dogana identificata nel Catasto Leopoldino, che corre nel crinale tra il fosso Ricupo e quello delle Fontanelle (confr. Clementi e Rovigatti, La riscoperta della Clodia tra Saturnia e Roselle); da Murci a Montorgiali occorre valutare due ipotesi alternative: la prima (Mazzolai) identifica la Clodia nella strada parallela al fosso del Valdaccio; la seconda caratterizzata da un percorso meno diretto ma di minore pendenza prevede l’attraversamento del fosso della Senna in un punto a valle equidistante fra dove sorgeva l’antico castello di Cotone – uno dei più antichi e importanti della maremma, abitato fino al XVIII sec.– e una sua dipendenza, il castello di Montepò, laddove la presenza di un antico mulino segnala la possibile esistenza di un ponte in legno, come in altri tratti della Clodia antica.

Più a nord la presenza di un centro fortificato medievale ad Istia d’Ombrone – laddove lo stesso Dennis inizia il suo viaggio alla volta di Saturnia, attraversando il fiume su un traghetto – lascia propendere che la strada per Roselle attraversasse proprio in questo punto il fiume soggetto ad improvvise piene e ultimo ostacolo naturale fra i due centri antichi. Tale percorso, in buona sostanza parallelo al torrente Maiano, è indicato dal Mazzolai che situa l’attraversamento della Clodia sull’Ombrone nei pressi di Cerralti e Grancia, sotto Poggio Cavolo, dove “esistono tutt’ora nel letto del fiume ruderi di un ponte usato ancora nel medioevo e supposti tratti di via romana.”

La naturale conclusione di questo tracciato appare l’attuale provinciale per Roselle a nord di Grosseto.