Superato il fosso Strozzavolpe la strada si inoltrava in direzione N-No, percorrendo un tracciato che coincide con l’attuale Sentiero dei Briganti,

fra l’antico casale di Maremma, sede dell’Azienda Pietrafitta, ed il Vepre, come indicato nella Carta Archeologica di Farnese, per raggiungere la località Casale delle Mele Granate da cui scendeva verso la forra dell’Olpeta attraverso la spettacolare tagliata nota come Cavone o Cavagrande di Castro un’iscrizione etrusca si trova sulle pareti della Cava e probabilmente testimonia il nome del costruttore della strada- e da qui risaliva per la città di Castro, dirigendosi verso la località del Santuario del Crocefisso. E’ questo l’unico tratto, nel comune di Farnese, ove sono stati rilevati resti visibili della via Clodia, come indicato nella Carta Archeologica a cura di Luciano Frazzoni.