Superata Tuscania, dopo circa 1,7 Km, oltrepassato il rudere in località Polledrara, la Quilici annota come la Clodia si diriga attraverso il Fosso Caprino, per ricalcarlo nel suo corso con un “antica tagliata viaria la quale permetteva di oltrepassare il fosso Pian di Vico”. Superato il fosso, ad ovest, attraverso le zone di Polledrara e Sterpaglia, “appare molto evidente un taglio artificiale, lungo mt. 400 e profondo m.20 circa, inciso nel terreno e recentemente riaperto al transito da una carrareccia”. La strada quindi (Gazzetti 1985) perveniva a Canino, ricalcando, almeno per un tratto, il tracciato dell’attuale provinciale: “l’analisi delle foto aeree eseguite dalla RAF nel 1944 permette di individuare con sufficiente chiarezza un tratto di strada antico” che supera i fossi della Caditella e della Tomba per pervenire, attraverso una tagliata, a Canino. Incitti, in una pianta del 1997, individua il passaggio della Clodia, attraverso una imponente tagliata,

presso la località La Sala (toponimo longobardo), dove si trova la chiesetta della Madonna del Tufo, oggi diruta, molto prossima all’attuale abitato di Canino, centro ricco di presenze etrusco-romane.